SUSA (To). Museo Diocesano d’Arte Sacra. Immacolata, di pittore piemontese della cerchia di Defendente Ferrari.
IMMACOLATA, Pittore piemontese, 1510-1520.
L’iconografia è quella tradizionale dell’Immacolata raccolta in preghiera, vestita in tunica blu lumeggiata con dettagli in oro; la circonda una mandorla d’oro raggiata ed è attorniata da angioletti, con una fiammella sul capo.
Gesù fa la sua comparsa al colmo del dipinto, incoronando sua Madre, i due sono divisi da un cartiglio recante la dicitura in latino “TOTA PULCH(RA) E(S) AMIC(A) MEA ET MACULA NO(N) E(ST) IN TE” (“Sei tutta bella, amica mia, e non vi è macchia in te. “); si tratta dell’antifona ai salmi dei vespri dell’Immacolata concezione.
La tavola è rettangolare, priva di cornice originale ed è stata decurtata, nella parte inferiore e ai lati, di un terzo della dimensione originale e, forse, anche degli scomparti laterali che l’accompagnavano.
Non si sono reperiti documenti che possano dare un nome all’autore, ma è certo che fu un pittore di notevole levatura professionale, che operò per chiese (parrocchiali, conventuali o monastiche che fossero) del ducato sabaudo. L’attività dell’anonimo artista può essere ricondotta nella sfera di influenza del pittore chivassese Defendente Ferrari, anche se la distanza tra i due è ben visibile se si nota la diversa impostazione del volto della Vergine frutto di una diversa concezione della figura.
I visi femminili di Defendente si caratterizzano per la forma allungata, i suoi volti affilati si aguzzano verso il mento; questo autore invece crea un viso dall’ovale perfetto, di una notevole pienezza di carne e delicatezza di carnagione. Se, come è probabile, lavorava nella sua bottega, la sua pittura raffinata è la cifra di un’autonomia operativa, dimostrata anche dal fatto che diede seguito a committenze personali, sganciate dalla bottega del Defendente. Lo stesso realizzò anche la pala centrale, una Annunciazione, del polittico della Madonna dei Laghi di Avigliana.
Nonostante le differenze sono molti gli accorgimenti iconografici comuni ai due maestri, riscontrabili soprattutto in alcune opere di Defendente realizzate tra il 1510 e il 1520 e ora conservate a Ciriè e Vercelli.
Una connotazione che invece differenzia il Maestro della Immacolata di Novaretto dal Ferrari è il valore sostanziale che il primo annette alle lumeggiature in pastiglia dorata, alle passamanerie cariche di pietre preziose: pare che i preziosismi decorativi nella sua pittura concorrano a dare consistenza alla forma delle figure.
Il periodo di esecuzione della tavola può essere compreso tra il 1510 e il 1520, anni questi della produzione dei dipinti per Ciriè e Vercelli da parte di Defendente.
Info:
Museo Diocesano d’Arte Sacra
Via Giuseppe Mazzini n.1 – Susa (To)
Telefono +39 0122622640
EMail: museo@controculturalediocesano.it
Web_ http://www.centroculturalediocesano.it
Apertura: dal 1° Luglio al 31 agosto: Domenica e Lunedì 15.00/18.00; Da Martedì a Sabato: 09.30/12.00 – 15.00/18.00
dal 1 settembre al 30 giugno_ da Sabato a Domenica: 14.30 – 18.00
Durante l’anno visite guidate su prenotazione
Tariffe: Intero: 5,00 € – Ridotto: 3,00 € per minori tra 12 e 18 anni, maggiori di 65, gruppi minimo 10 persone
Gratuito: disabili, giornalisti con tesserino, Guide Turistiche Provincia di Torino, possessori abbonamento musei, residenti a Susa.





















