IVREA (TO). Duomo, Defendente Ferrari, “Adorazione del Bambino con Santa Chiara e clarisse”


Tra Quattro e Cinquecento fu realizzata una nuova sacrestia del Duomo (precisamente nel 1464 ma poi ampliata nel 1844 su progetto di Ignazio Girelli), nella quale sono custodite due opere pittoriche di Defendente Ferrari la prima è l’ “Adorazione del Bambino col beato Warmondo”, vedi scheda.
L’altra tavola, conservata nella sala del capitolo attigua alla sacrestia, raffigura una Adorazione del Bambino con Santa Chiara e clarisse; proviene dall’ex convento di Santa Chiara ad Ivrea, soppresso nel 1802.
La scena raffigurata vede la Madonna inginocchiata in preghiera, con il Bambino adagiato su un lembo del suo mantello; attorno ad essi si stringono San Giuseppe e un nugolo di angioletti. In piedi sulla destra Santa Chiara che regge nella destra un ostensorio gotico e introduce al sacro evento una badessa devotamente inginocchiata, mentre dietro loro si intravedono le consorelle del convento delle clarisse.
Uno stemma in basso a sinistra consente di risalire alla committente raffigurata nel quadro: si tratta della badessa Chiara Cagnis di Agliè della casata dei conti di Castellamonte.