CIRIE’ (TO). Duomo, Defendente Ferrari, “I santi Agostino e Nicola da Tolentino ai piedi della Vergine incoronata con il Bambino e devoti oranti”
La tavola dipinta a tempera su legno delle dimensioni 256 x 185 cm si trova nel Duomo di San Giovanni a Ciriè.
In origine si trovava sull’altare Provana di Leynì/Leini della chiesa di Santa Maria delle Grazie, che apparteneva al convento agostiniano eretto nel 1483, chiuso nel 1798 con successiva spoliazione e demolizione. Alcune opere, in particolare due pale di Defendente, tolte dal convento, furono distribuite tra le chiese di San Giovanni e di San Giuseppe (vedi scheda).
L’opera presenta un paio di iscrizioni: “PRE/CEP/TA/ PAT/RIS/ MEI/ SERV/AVI” che si legge sul libro aperto di san Nicola e “ORA PRO POPVLO/ 1519” che osserva sotto i piedi della Vergine e che non è coeva al dipinto; forse fu tracciata quando alla tavola si cambiò forma da rettangolare a ovale e vi fu praticato il foro in basso per la visione di una reliquia.
L’opera costituisce un momento importante nel percorso artistico di Defendente Ferrari e si colloca in continuità con un’altra grandiosa pala d’altare che il pittore aveva portato a termine sempre a Ciriè nel 1516 nella chiesa della Confraternita del Sudario vedi scheda. La tavola di san Giovanni in effetti ne riprende la impegnativa inquadratura architettonica così come il tentativo di espandere in forme classiche l’intera composizione.
Questa tavola è conosciuta anche come la Madonna del Popolo per la straordinaria struttura compositiva che esprime una forte coralità religiosa dove l’intero popolo e i Santi celebrano la grandezza di Maria che viene incoronata da Iddio Padre. Due angeli le reggono il mantello aperto, iconografia tipica della “Madonna della Misericordia”. Ai lati del suo trono troviamo Agostino in vesti episcopali mentre sta leggendo un libro e san Nicola da Tolentino col libro aperto verso lo spettatore.
In basso, a sinistra la folla dei devoti capeggiati da un papa; ci sono un cardinale, una figura forse di imperatore, nobili e dignitari. A destra sono raffigurate le devote capeggiate da un’imperatrice, seguono nobildonne in abiti ricchi di colori e monache.
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