BIELLA. Museo del Territorio Biellese, Gerolamo Giovenone, “Compianto sul Cristo morto” (attribuito anche a Defendente Ferrari).

Gerolamo Giovenone, Compianto sul Cristo morto.
Olio su tavola ( 78 x 96 cm)  – 1520 ca.
Il corpo di Cristo morto è contornato da tre figure inginocchiate, San Giovanni Evangelista, la Vergine e la Maddalena, più dietro, in piedi, sono raffigurati Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea e infine, a destra, in atteggiamento dolente, le tre Marie.
Sullo sfondo la città di Gerusalemme, cinta da mura, è posta al di là di due alture, una delle quali mostra le tre croci ormai vuote.
L’opera, che faceva parte della Collezione Masserano, donata alla Scuola Professionale nel 1896, fu esposta nel 1939 a Torino alla mostra Gotico e Rinascimento e trovò poi collocazione nella Cappella dell’Assunzione nella chiesa di Sebastiano: soltanto nel 1950, in previsione del rinnovamento degli spazi espositivi, tornò in Museo.
Attribuita originariamente a Defendente Ferrari, fu avvicinata al nome di Gerolamo Giovenone da Vittorio Viale e datata al primo quarto del Cinquecento.

 

Museo del territorio biellese – La Sezione storico-artistica
La sezione storico-artistica del Museo del Territorio Biellese occupa un grande salone situato al primo piano, nell’ala est del Chiostro di San Sebastiano.
Vi sono esposte opere che cronologicamente coprono un arco temporale che va dall’XI secolo fino ai primi anni del Novecento.
Un periodo talmente ampio che non poteva certo essere testimoniato in tutte le sue varianti, ma che, proprio per la varietà dei materiali in esso esposti, esemplifica bene l’iter delle espressioni artistiche sviluppatesi in territorio biellese nel corso dei secoli.
Affreschi, sculture, dipinti su tavola e su tela ne ripercorrono cronologicamente, attraverso un dinamico allestimento, gli sviluppi storico-artistici e culturali.
Dal grande affresco absidale, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria di Castelvecchio (Mongrando), datato tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII a quello più tardo della fine del XIII secolo, a motivi geometrici, staccato da un interno di una casa privata, si giunge a scoprire, passando tra i due leoni stilofori scolpiti nella locale pietra verde d’Oropa, il cospicuo nucleo di opere rinascimentali: il grande Polittico del maestro dell’Incoronazione, il Compianto sul Cristo morto di Gerolamo Giovenone, la Crocifissione e la predella con le Scena della Passione di Cristo di Bernardino Lanino e alcune opere di Boniforte Oldoni, esposte insieme a un portale e una grande finestra monofora in terracotta stampate a rilievo.
La visita prosegue attraverso testimonianze pittoriche del XVII e del XVIII secolo, soffermandosi su una grande tela realizzata da Giuseppe Maffei come scenografia teatrale, prima di entrare nella Galleria dei benefattori dell’Ospizio di Carità, composta da una serie di ritratti a mezzo busto commissionati dall’amministrazione dell’Ospizio ad artisti locali, per celebrare la magnanimità di alcuni illustri personaggi biellesi che aiutarono, tramite lasciti e donazioni, tale Ente.
Il percorso termina con i numerosi dipinti di Lorenzo Delleani, l’esponente più illustre della pittura biellese della seconda metà dell’Ottocento, e le tele di Giuseppe Bozzalla.

Info:
https://www.museodelterritorio.biella.it/sezioni/sezione-storico-artistica/opere-scelte/