BAVENO (VCO). Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, “Adorazione del Bambino con San Giuseppe”

baveno gervasio e protasio

 

La chiesa è ubicata sulla piazza della Chiesa, che è chiusa tra i portici della Via Crucis e le antiche canoniche,  poco distante dalla strada E62, che percorre il lungo lago,  ed è raggiungibile tramite la via Monte Grappa.
Nella facciata, al di sopra del portale, il cui arco è sottolineato da modanature e capitelli scolpiti, una cornice marcapiano è sovrastata da una finestra rettangolare, fiancheggiata da due bifore murate, e da una luce a quadrifoglio;  ai lati del portale sono inserite due epigrafi romane risalenti alla metà del primo secolo d.C. e sono visibili resti di un affresco.
La facciata è limitata lateralmente da due contrafforti e in alto da una serie di archetti pensili, che testimoniano il livello della copertura originaria, successivamente soprelevata. La chiesa, edificata sui resti di una costruzione più antica, fu consacrata nel 1345 e conserva della costruzione originaria la facciata a capanna, esempio di architettura romanica del XII secolo, e il campanile.
L’interno presenta una sola navata, con cappelle laterali aggiunte nel XVIII secolo.
All’esterno, lungo il fianco sinistro, è edificato il battistero, di pianta quadrata e preceduto da un portico; la costruzione attuale risale al XVII secolo, ma la sua origine è molto più antica.

La tavola di Defendente Ferrari con l’Adorazione è visibile sulla parete sinistra della cappella del Crocifisso, la terza a destra della navata centrale. Di uguale dimensione alla tavola con la Presentazione di Gesù al Tempio, che la fronteggia sulla parete destra (vedi scheda), come questa è racchiusa in una cornice  moderna e molto probabilmente apparteneva a un polittico smembrato, del cui pannello centrale non si hanno notizie. La tavola è stata donata alla chiesa dall’inglese sir Charles Henfrey, che tra il 1871 ed il 1872 fece costruire sul lungolago una villa, poi passata alla famiglia Branca.

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L’Adorazione è uno dei temi più frequenti nella produzione di Defendente; si possono citare alcune opere conservate in vari luoghi: la cosiddetta Adorazione notturna nel Museo civico di arte antica di Torino, la più antica della serie, datata al 1510, vedi scheda; il polittico  nella chiesa della Precettoria di S. Antonio di Ranverso a Buttigliera Alta-Rosta, vedi scheda; il polittico nella chiesa di S. Giovanni di Avigliana, vedi scheda; la predella del polittico nel Santuario della Madonna dei laghi ad Avigliana, vedi scheda; la tavola nella sala capitolare della cattedrale di S. Giusto a Susa, vedi scheda; la tavola denominata Presepio con angeli adoranti e pastori a Vercelli nel Museo Borgogna, vedi scheda; i pannelli di Cambridge (USA), vedi scheda, e di Berlino, vedi scheda.

La tavola di Baveno ha in comune con le opere di analogo soggetto alcuni elementi che costituiscono quasi una cifra stilistica di Defendente; ricorre costantemente il Bambino, posato su un lembo del manto della Madre, tema iconografico rivelatore della persistenza di un gusto gotico e ripreso da una tavola di Martino Spanzotti, parte di un polittico ora smembrato, conservata in una collezione privata e datata tra il 1495 e il 1500.
Altri elementi comuni sono, oltre al bue e all’asino, quasi sempre presenti, gli angeli e S. Giuseppe, talora rappresentato al fianco della Madonna, talora, come nel polittico di Avigliana e nelle tavole di Baveno e di Berlino, seminascosto dietro un elemento architettonico. Particolarmente evidente è la somiglianza nello schema compositivo tra l’Adorazione di Baveno e la tavola di Berlino.
Lo studioso Giulio R. Ansaldi, sulla base di confronti stilistici, ritiene che l’opera appartenga alla maturità artistica di Defendente.
La tavola di Baveno è sinteticamente schedata on line:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25193/Ferrari%20Defendente%2C%20Adorazione%20del%20Bambino%20con%20san%20Giuseppe>

 

Alcuni riferimenti bibliografici:
– F. FANTINO, “Altare ipsum est munitum icona satis pulchra”: i dipinti cinquecenteschi di Gerolamo Giovenale e di Defendente Ferrari, in P. NESTA (a cura di), La chiesa di S. Giovanni di Avigliana, Borgone Susa 2011, pag. 159.
– Scheda sull’Adorazione di Baveno: F. FANTINO, Defendente Ferrari: un pittore piemontese tra Gotico e Rinascimento, 2 voll., Università degli studi di Torino, tesi di dottorato, 2007-2009, vol. II, scheda 31, pagg. 312-314

Nota: un ringraziamento all’architetto Pier Mario Locatelli di Baveno per le informazioni cortesemente fornite.
Comune di Baveno:  http://www.comune.baveno.vb.it
Ufficio turismo – turismo.baveno@reteunitaria.piemonte.it  – Tel. e fax  0323 924632