IVREA (TO). Duomo, Defendente Ferrari, “Adorazione del Bambino con Beato Warmondo”


Tra Quattro e Cinquecento fu realizzata una nuova sacrestia del Duomo (precisamente nel 1464 ma poi ampliata nel 1844 su progetto di Ignazio Girelli), nella quale sono custodite due opere pittoriche di Defendente Ferrari, una è l’ “Adorazione del Bambino con santa Chiara e clarisse”, vedi scheda.

Un’altra tavola è datata 1521 e raffigura una Adorazione del Bambino con il beato Warmondo e donatore.

Si tratta di un dipinto che era stato appositamente realizzato per l’altare del Beato Warmondo su commessa di un canonico della casata dei marchesi Ponzone di Azeglio (canonico che compare nel dipinto come donatore).
La scena raffigurata vede, sullo sfondo prospettico di eleganti strutture architettoniche rinascimentali, la Madonna inginocchiata in adorazione del Bambino, posto sopra un tabernacolo contenente un ostensorio in stile gotico, con san Giuseppe che lo sorregge amorevolmente.
Accanto a loro, in piedi sulla destra, sta il vescovo Warmondo con il pastorale, la mitria in capo e un piviale verde riccamente decorato; tiene protettivamente la mano sinistra sulla spalla del donatore, anch’egli riccamente abbigliato. Warmondo fu vescovo di Ivrea dal 965-968 al 1011 circa.