COLLOCAZIONE ATTUALE IGNOTA – Opere di Defendente Ferrari in collezioni private

 

“Crocifissione di Cristo con i dolenti e santa Maria Maddalena”
Attribuita da F. Zeri con nota sul retro della fotografia, 1953
Secondo la Catalogazione Zeri era in Collezione privata a Pesaro.

Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25710/Ferrari%20Da


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“La raccolta dei rami d’ulivo”
Tavoletta di 23 x 28 cm, Nel 1939 del sig. Carlo Dorna, Torino. Ubicazione ignota. «In fondo a destra le torri e le mura di Gerusalemme, circondate da un grande fossato. A sinistra si eleva un grande albero, al di là del quale si intravvede lontano un paesaggio a colline e a castelli. Due giovani ( l’uno in brache rosa e giubbetto verde; l’altro in giallo e rosso) tagliano i rami d’ulivo e li raccolgono in fasci. Altri due uomini (in giubba azzurra e brache rosse l’uno, in tunica gialla l’altro) stendono a terra dei panni per la raccolta, mentre i passanti prendono lieti per la festa i ramoscelli già staccati. Il piccolo quadretto, bellissimo di composizione, è tutto una festa di colori.»Da Viale V., Gotico e Rinascimento in Piemonte (catal.), Città di Torino, Torino 1939, p.91 e tavola 69, da cui l’immagine.


“Flagellazione” e, sul retro, “Coronazione di spine” a monocromo
Scrive Serena D’Italia (in: Simone BAIOCCO (a cura di), Defendente Ferrari a Palazzo Madama, 2009): «Ha già fatto da alcuni anni la sua ricomparsa sul mercato la Flagellazione di Defendente esposta nel 1880 dal marchese Nicanore di Romagnano, ancora segnalata dal Vesme in possesso dei Provana-Romagnano e in seguito sparita dalla circolazione. È ricomparsa nel 1985 ad un’asta londinese per fare poi ritorno in una collezione privata di Torino; reca la data 1521 sulla base di un pilastro e sul retro vi è dipinta una Coronazione di spine a monocromo. Il riconoscimento dell’opera in questo caso è stato facilitato da un biglietto da visita con timbri in ceralacca applicato sul retro, che ne attestava la proprietà dei Romagnano. Vedi: Catalogo, 1880, p. 64 n. 48.
Schede Vesme 1963-1962, vol. IV, 1982, p. 1248.
La Flagellazione passò in asta da Sotheby’s Londra il 3 luglio 1985, come opera di un seguace di Spanzotti; è pubblicata in Piemontesi e Lombardi, 1989, scheda 16 di Vittorio Natale.


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“Madonna che allatta il Bambino, san Giuseppe e sant’Agostino”
Ultima ubicazione: sul mercato antiquario di Ginevra.

Link:
http://www.cassiciaco.it/navigazione/iconografia/pittori/cinquecento/defendente/ferrari.html


“Madonna (che allatta) il Bambino”
Olio su tavola, cm 85 × 58.
Una «Virgo Lactans» di Defendente Ferrari (1480/85-1540) del 1525-30, con la Madonna che allatta il piccolo Gesù sgambettante disteso sulle sue braccia, col volto in leggera torsione, lo sguardo fisso rivolto verso l’osservatore. La Vergine è ammantata entro un abbondante panneggio; la sua veste è animata dagli ampi galloni che ornano le maniche, larghe e frante, tipiche del Ferrari, con una scheggiatura geometrica. La figura della Madonna ha come sfondo una mandorla fiammante, rara iconografia.
In vendita dalla Galleria Sarti (Parigi) al Tefaf di Maastricht (Paesi Bassi) nel 2015.
https://artslife.com/2015/01/01/le-anticipazioni-della-galleria-sarti-a-tefaf-maastricht-2015/
Localizzazione precedente: Asta Wertheim, Berlino, vendita 1 ottobre 1930, n. 7, da Collezione H. Coray, Erlenbach (Confederazione Elvetica)

Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25669/Ferrari%20Defe


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“Madonna che allatta il Bambino”(Collez. Saulmann)
Secondo il Catalogo Zeri era nella Collezione Saulmann a Firenze.Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25664/Ferrari


 

“Natività di Gesù”
Tavola, 25,5 × 44,5 cm
Attribuzione da classificazione F. Zeri.
Sul mercato antiquario di Milano. Segnalata nel 1990.Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25191/Ferrari%20D


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“Pietà”
Tavola di 64 x 82 cm. Ubicazione ignota
La tavola, che Emilio Roggeri attribuiva a Defendente, era in vendita a Roma nel 1895, ma Fontana, che pure era interessato, non l’acquistò perché sia Avondo che Baudi di Vesme, sulla base di una fotografia, avevano dato un giudizio negativo sull’attribuzione al Ferrari.
Nota come ‘Pietà Spiridon’, passata ad un’asta Sotheby’s New York, Important Old Master Paintings and European Works of Art, 25, nel gennaio 2007, lotto 36.Immagine e info da
Baiocco S., Defendente e la collezione Fontana in Museo, in: Defendente Ferrari a Palazzo Madama. Studi e restauri per il centenario della donazione Fontana, L’Artistica Editrice, 2009, p. 15


“Sposalizio mistico di santa Caterina”
Datata al terzo decennio del Cinquecento, la tavola riprende in parte la composizione dello “Sposalizio” conservato nella Galleria Sabauda (inv. 224),  vedi scheda: https://www.defendenteferrari.afom.it/torino-galleria-sabauda-sposalizio-mistico-di-santa-caterina-e-san-pietro-che-legge/

Immagine tratta dal catalogo della mostra “Rinascimento privato”, Museo arti decorative Accorsi-Ometto, Torino, 21 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023, Sagep editori, Genova 2022, p. 32


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“Re Salomone”
tempera su tavola, cm 32 x 22
Proviene da asta Sotheby’s, New York, 25-1-2008, n. 364b; collezione privata. In vendita nel 2020. Identificato dai versetti iniziali del capitolo 4 del Libro della Sapienza (Meglio essere senza figli e avere la virtù, poiché nel ricordo di questa c’è immortalità) Re Salomone è raffigurato in vesti sontuose dove all’ispirazione nordica si sovrappone una vena fantastica.
Nella relazione che accompagna il provvedimento di vincolo, stilata dalla dottoressa Sofia Villano dei Musei Reali di Torino, è stato autorevolmente suggerito che il dipinto qui offerto, inedito, costituisse uno degli elementi della predella di un polittico non identificato e che allo stesso insieme appartenesse, con ogni probabilità, il pannello (peraltro quasi identico al nostro per dimensioni) raffigurante Re David, acquistato nel 2010 dalla Galleria Sabauda di Torino (inv. 1178). vedi scheda vedi scheda.
Riferibili alla piena maturità di Defendente Ferrari intorno al 1525, la tavola acquisita dai Musei Reali di Torino e questa costituiscono un importante ritrovamento e un tassello ulteriore per la ricostruzione dell’ormai ricco catalogo dell’artista piemontese, la cui attività è documentata a partire dal 1509 e fino al 1530. Opera dichiarata di interesse particolarmente importante dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in data 14febbraio 2020, non può essere esportata dall’Italia.

Link:
https://www.pandolfini.it/it/asta-1011/defendente-ferrari.asp



“Salomè con la testa di san Giovanni Battista”

Olio su tavola (22,8 x 34,3 cm) con un’aggiunta di 3,8 x 34,3 cm sul fondo.
Venduto all’asta il 30 settembre 2005, proveniente da asta con venditore anonimo da Christie’s, Londra, il 26 giugno 1970. Proveniente dal tenente colonnello Sir Walter Bromley-Davenport, Wootton Hall e Capesthorne.
Nel 1520 Defendente Ferrari si concentrò su narrazioni intensamente emotive su scala più piccola, di cui il presente dipinto di “Salomè con la testa di san Giovanni Battista”, è esemplare.
Link: https://www.christies.com/en/lot/lot-4573407


“San Gerolamo in un paesaggio roccioso e boscoso”
Olio su tavola (37,9 x 62,8 cm).
All’asta da Sotheby’s, New York, nel gennaio 2008.
Questa rappresentazione di San Girolamo faceva parte di una predella di una grande pala d’altare, e ci sono una serie di altre immagini simili nelle opere del Ferrari. In effetti, questo particolare santo sembra essere stato uno dei preferiti dell’artista, della sua cerchia. La composizione figurativa di Girolamo nel presente dipinto si collega quasi esattamente a quella del Santo in un’anta del polittico del 1531 nell’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso. Il pannello attuale, tuttavia, è dipinto in modo molto più elegante e sembrerebbe precedere quel dipinto di alcuni anni, per lo più intorno al 1520.
Link: http://www.sothebys.com/en/auction


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“San Gerolamo estrae una spina dalla zampa del leone”
Tavola, 40 × 36.5 cm
Nota autografa di F. Zeri sul verso della fotografia. Il Catalogo la localizza a Roma nella Collezione Sestieri nel 1950. Localizzazione precedente: Galli, Carate Brianza (MB – Lombardia)

Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25635/Ferrari Defendente%2C San Girolamo estrae una spina dalla zampa del leone


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“San Giovanni battista e san Pietro martire”
Tavola, cm 66.3 × 51.8
Opera di Defendente Ferrari o seguace; già nella Collezione Medici del Vascello, Genova.Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25773/Ferrari%20Defendente


“San Gregorio magno”
Olio su tavola, fondo oro (65,5 x 43 cm), senza cornice.
All’asta da Dorotheum GmbH & Co. KG, Vienna, 8 giugno 2021.
“Proviene dal commercio d’arte, Francia, intorno al 1998; ivi acquistato dall’attuale proprietario, si ringrazia Simone Baiocco per aver suggerito l’attribuzione sulla base di una fotografia. Il presente dipinto inedito è un’importante aggiunta all’opera di Defendente Ferrari. Uno dei Padri latini della Chiesa, Gregorio Magno, si riconosce dai suoi attributi della tiara papale e della colomba dello Spirito Santo che lo ispira. L’opera può essere paragonata ad un altro dipinto Defendentes, che sembra raffigurare anch’esso un santo vescovo, forse Sant’Agostino, e che si trova nella collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria (vedi V. Mosso, in: Rinascimento segreto, ed. di V. Sgarbi, catalogo della mostra, Santarcangelo di Romagna 2017, p.94f., n.34)   vedi scheda.
La raffigurazione dei due Santi è simile: entrambi sono dati in leggera veduta di tre quarti, con attenzione alle vesti riccamente ornate di perle e pietre preziose. Entrambe le opere sono riprodotte con la stessa accuratezza realistica. Inoltre, entrambe le immagini hanno un formato simile e condividono elementi di design dello sfondo, in particolare i contorni di un arco che circonda il fondo dorato da cui emergono le figure. Si è anche considerato se San Girolamo nella Collezione Bruno Meisser di Zurigo potesse essere un’altra possibile controparte di Sant’Agostino (vedi Mosso 2017). È possibile che questi due pannelli appartenessero ad un altare smontato in un momento imprecisato e che i suoi componenti fossero sparsi. in particolare i contorni di un arco che circonda il fondo oro da cui emergono le figure.”  Testo e immagine da:
https://www.lotsearch.net/lot/chivasso-1490-1540-turin-gregor-der-grosse-oel-auf-holz-goldgrund-65-5-53446363


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“San Martino dona parte del mantello al povero”
Ubicazione precedente sconosciuta.

Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25201/Ferrari%20Defendente

 


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“San Nicola da Tolentino”
Tavola, attribuita a Defendente Ferrari per nota autografa di F. Zeri sul verso della fotografia.
Già presso Colnaghi, Londra ,segnalato prima del 1961; poi presso Sestieri, Roma, segnalato prima del 1968; poi Schubert, Milano, segnalato nel 1968-1969.
Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25700/Ferrari%20Defendente%2C%20San%20Nicola%20da%20Tolentino


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“Santa Caterina”
La tavola proviene dalla Collezione del principe Wilhelm v. Hessel, messa all’asta il 5-6 ottobre 1920, n. 12 a Francoforte sul Meno (Germania); passò alla Collezione R. Bangel, Francoforte sul Meno.
Dimensioni 131 x 43 cm.
Probabilmente apparteneva a un polittico smembrato i cui scomparti sono in varie sedi, tra cui tre sono a Torino al Civico Museo d’Arte Antica, vedi https://www.defendenteferrari.afom.it/portfolio/torino-museo-civico-darte-antica-trittico-smembrato-con-san-lorenzo-san-pietro-e-santa-lucia/Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25649/Ferrari%20Defendente%2C%20Santa%20Caterina%20d%27Alessandria


 

“Sant’Agostino nello studio” e, sul retro,  “Cavaliere”
Tempera su tavola (160 x 70 cm), attribuito da F. Zeri a Defendente Ferrari, realizzato nel 1500-1540.
Era nella collezione F.S. Nitti, Parigi; nel 1985 segnalato in collezione privata a Torino.
“Sant’Agostino”, in abiti vescovili e con in capo la mitra, è seduto su una seggiola di ampie e comode dimensioni e sta davanti alla scrivania; tiene in mano un libro aperto. Sul piano della scrivania si intravede un grosso libro. Il viso ha tratti rapidi ed espressivi e ha una folta barba. La scena si svolge all’interno di una camera, piuttosto spoglia di elementi decorativi.
Il “Cavaliere” sul retro della tavola, senza armatura, in abiti dell’epoca, sta rinfoderando la spada. Sullo sfondo un castello. Immagini da:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/entry/work/25198/Ferrari%20Defendente


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“Sant’Anselmo e san Girolamo”
Tavola. L’attribuzione è data da una nota anonima sul verso della fotografia della Fondazione Zeri, da cui risulta a Portsmouth (New Hampshire, USA) presso “order of St. Benedict”. Ignota l’attuale ubicazione.Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25611/Ferrari%20Defendente%2C%20Sant%27Anselmo%20e%20san%20Girolamo


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“Santo Cavaliere”
Frammento di tavola. Nota autografa di F. Zeri sul verso della fotografiaLink:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25202/Ferrari%20Defendente%2C%20Santo%20cavaliere


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“Soldato”
Frammento di tavola, (15 x 10 cm).
Attribuzione per nota anonima sul verso della fotografia.Link:
http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25203/Ferrari%20Defendente%2C%20Soldato


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“Transito della Madonna”
Tavola, cm 27 × 64. Attribuito a Defendente Ferrari per nota autografa di F. Zeri sul verso della fotografia.
Già segnalato prima del 1966 presso antiquario Moratilla, Parigi; poi collezione P. Dubois, Parigi; nel 1990 in collezione privata a Parigi.

Link:http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/25705/Ferrari%20Defendente%2C%